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Cassa mutua aziendale della Società Terni, Terni, 1915 -

  • Ente
  • Estremi cronologici: 1915 -
  • Intestazioni:
    Cassa mutua aziendale della Società Terni, Terni, 1915 -
  • Altre denominazioni: Cassa mutua aziendale della Società Terni
  • Le prime notizie sull'istituzione di casse aventi per scopo il soccorso medico e l'elargizione di prestiti agli operai in difficoltà economiche risalgono al 1898 (1) (si veda La Società degli Alti Forni Fonderie ed Acciaierie di Terni ed i suoi stabilimenti: monografia, Stab. Alterocca, Terni, 1898 p. 30). La data certa di fondazione della "Cassa Mutua Cooperativa tra il personale tecnico della Terni" non è nota, ma fu sicuramente operativa già nel 1915. Fu una società anonima per azioni che aveva inizialmente come scopo di agevolare il risparmio tra i soci, concedere prestiti, elargire indennità in caso di malattia, promuovere iniziative per migliorare la cultura generale e tecnica dei soci, effettuare annualmente gite sociali con scopo istruttivo e di divertimento. A partire dal 1919 la facoltà di aderire alla Cassa venne estesa anche al personale amministrativo. Nel corso della seduta dell'Assemblea straordinaria del 14 novembre 1920 furono apportate aggiunte e modifiche allo statuto sociale, e la denominazione mutò da "Cassa Mutua Cooperativa tra il personale tecnico e amministrativo della Terni" a "Unione economica tra il personale dirigente della Terni", cambiando status giuridico in "associazione cooperativa per azioni" ma lasciando immutate le finalità.
    Nel 1936, anno del contratto nazionale interconfederale per impiegati dell'industria, la Terni non iscrisse i dipendenti alla Cassa mutua nazionale ma, secondo quanto disposto dall'art. 2 del contratto, provvedeva direttamente all'assistenza per malattia.
    Dal 1943 fu istituito l'INAM, che nulla ebbe da eccepire su tale forma di assistenza diretta fino al 1962, anno in cui venne stabilito in via definitiva l'assorbimento delle mutue aziendali esistenti, salvo la costituzione di una nuova Cassa Aziendale con determinate formalità: tutti i dipendenti dovevano comunque essere iscritti all'INAM con il pagamento dei contributi di legge dovuti e la società doveva stipulare una convenzione con lo stesso istituto per l'erogazione di prestazioni migliorative e integrative. Dopo anni di laboriose trattative, l'accordo definitivo fu concluso nel 1968 (2).